Antologia di un artista

Il movimento iniziale è una superficie liscia. Spazio rugiadoso dell'inizio, del cominciamento. Poi la decisione, un gesto, e il segno. Resistere al tempo, alle intemperie, alle avversità interne/esterne; emergenza tutta umana, movimento primo. Scaturisce quasi subito l'impulso ad esserci, a far sentire, vedere, dire di sé utilizzando la materia intorno, l'indispensabile, quella che ci costituisce; "materia prima". Rudimentalmente: battere, incidere, graffiare. Inseguire traiettorie animali: orme, impronte, tracce. Un artista, nella sua urgenza d'uomo dovrebbe continuare a darsi nel suono di questi gesti primigeni. Esistere in sintonia con le frequenze degli inizi, quelle fondanti, sempre mormoranti. Dando di sé, informando con i suoi battiti il ritmo interamente biologico dell'accadere. Moreno Panozzo, in questo tentativo, in quanto artista, è evento; in divenire. Un'occhiata alla cadenza del suo personale tracciato. In blocchi di tempo, trasformazioni, passaggi inevitabili: Strappi (1992) - Graffiti (1997) - Impronte (2000) - Tracce (2002) - Luce (2003). I materiali: metalli, colle, legni, crete, fibre, pigmenti, policarbonati, poliuretani, nylon. Un viaggio ininterrotto è sempre attraversamento di limiti; stare su una soglia, affacciati. Ognuno di... Leggi tutto scaricando il file PDF

Autore: Giovanna Dal Bon


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